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Palazzo Foscari

Palazzo Foscari Giudecca 794/A

 

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Particolare d’insieme delle travature del salone principale

 

TIPOLOGIA E CATEGORIA DEI LAVORI

Tipologia : travature lignee decorate sec. xx presunto
Tecnica : tempere su imprimitura a gesso
Categoria dei lavori: restauro conservativo

Soffitto a travature lignee dipinte con decorazioni di carattere floreale su una preparazione in imitazione di essenza lignea, con motivi floreali inscritti su cartigli sagomati, racchiuse da un cornicione perimetrale modanato anch’esso rifinito con la medesima tecnica. Le decorazioni sono formate su un supporto ligneo sul quale si è realizzata una imprimitura in gesso, successivamente fregiata con elementi decorativi che si presentano a moduli ripartiti in successione per tutta la lunghezza della travatura. Le policromia è poco contrastata, le tinteggiature molto sobrie, si degradano con tonalità di bruno ed ocra.

INDICAZIONE SULLO STATO DI CONSERVAZIONE

La materia nel suo complesso, si presenta molto compatta e con un trattamento di rifinitura lucido-ceroso di recente realizzo. Dallo stato di conservazione attuale, il manufatto si manifesta ben salvaguardato nelle superfici delle travature, mentre in corrispondenza dei celi interni, si rilevano delle manifestazioni di ammaloramenti significativi, localizzati nei giunti successivamente stuccati della listellatura che riquadra le formelle decorate.

foscari-2Dettaglio delle aree coinvolte da sollevamenti

OBIETTIVO DELL’INTERVENTO

La caratteristica essenziale del restauro e del risanamento conservativo sul manufatto, è dunque quella della conservazione dell’organismo preesistente assicurandone la funzionalità decorativa, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali.Per questa ragione la procedura di conservazione che verrà impiegata, contemplerà un intervento di pulitura leggero così da non intaccare minimamente i cromatismi esistenti, un consolidamento nelle aree qui sopra menzionate, una presentazione estetica per mezzo della reintegrazione pittorica, per cui riepilogando, le operazioni si svilupperanno in varie fasi quì di seguito enumerate :

-pulitura graduale per fasi,
-consolidamento delle aree decoese,
-stuccature delle aree lacunose,
-presentazione estetica.

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Dettaglio del test di pulitura

DESCRIZONE SINTETICA DEL PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura graduale per fasi a secco per mezzo di spugne wishab e successivamente con lavaggi delicati con spugne umide e l’utilizzo in percentuale bassa di un tensioattivo sgrassante
Consolidamento delle aree decoese per mezzo di resine acriliche
Stuccature delle aree lacunose con materie compatibili e simili per natura e caratteristiche alle originali.
Presentazione estetica con integrazione pittorica sulle aree ricostruite

PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura e consolidamento

previa opportuna delimitazione dell’area d’intervento con protezione e messa in sicurezza delle superfici limitrofe non coinvolte nella procedura da avviare, si procederà congiuntamente per motivi tecnici, ad un’eventuale operazione di preconsolidamento, necessario e propedeutico alla successiva fase di pulitura, tale operazione, consentirà l’adesione delle porzioni di imprimitura distaccate o in fase di distacco al fine di consentire l’esecuzione della pulitura senza rischiare perdite materiche localizzate. Questo intervento, verrà eseguito tramite l’applicazione a pennello con una soluzione di resina acrilica in diluizione al 5% secondo necessità, attraverso interposizione di carta giapponese. Considerata la superficie coinvolta da presenza di depositi di polvere/grassa, si ricorrerà ad una pulitura preventiva a secco con delle spugne wishab morbide, esercitando una leggera pressione omogenea e costante. In questo modo, i depositi polverosi si legheranno alle particelle di spugna che si sbricioleranno con il procedere dell’operazione. Progressivamente a completamento dell’intervento e verificando l’efficacia del consolidamento, si utilizzeranno delle spugne umide per la completa asportazione dei materiali polverosi.

Stuccatura e presentazione estetica

Previa bagnatura puntuale con colla nelle aree interessate da tale operazione, si effettuerà l’applicazione dell’impasto costituito da gesso e colla in strati successivi secondo la profondità della lacuna da riempire e complanare con la materia originale. In successione, si reintegreranno pittoricamente le porzioni stuccate con un abbassamento progressivo per mezzo di velature sovrapposte delle aree ricostruite. Per il trattamento con un protettivo finale, la nostra proposta verte su l’utilizzo di una miscela in soluzione cerosa naturale, applicata a pennello, da stendere su tutta la superficie decorata.

MATERIALI IMPEGNATI

-Spugne wishab
-Carta giapponese
-Spugne di vario genere, bisturi, lame, raschietti
-Resina acrilica
-Preparato per stuccatura, gesso di Bologna e colla
-Cera vergine in soluzione di trementina

SPECIFICHE SU MATERIALI IMPIEGATI

 

  • Le spugne Wishab sono costituite da una massa giallo chiara di consistenza spugnosa, morbida come camoscio, supportata da una base rigida. La massa contiene saktis (una specie di linossina), lattice sintetico, olio minerale e prodotti chimici vulcanizzanti e gelificanti legati chimicamente. Non contiene nessuna sostanza dannosa ed ha un pH neutro. In questo riquadro sono indicate non solo le prescrizioni inerenti i singoli mate­riali utilizzati ma anche tutte le informazioni utili per verificare la qualità e, di conseguenza, l’accettabilità degli stessi specificando, per ognuno, i componenti base e le rispettive caratteristiche tecniche.
  • Carta giapponese fine, senza acido, prodotta manualmente in Giappone, secondo tecniche antiche e con fibre naturali quali Gampi, Kozu, Mitsumata, la carta giapponese viene utilizzata nel restauro per la velinatura e per interposizione in delicati interventi di pulitura e consolidamento sul film pittorico. L’ utilizzo di carta giapponese su di una superficie decorata o comunque storica, svolge una indispensabile protezione per il colore, ovvero una azione propedeutica per le fasi successive dell’intervento.
  • Resina acrilica I tipo PRIMAL B 60 A è una resina acrilica pura al 100% in dispersione acquosa caratterizzata da una buona adesività. Utilizzato da oltre trent’anni in molti campi del restauro ed applicato sui più svariati supporti, ha una elevata resistenza anche alle più severe condizioni atmosferiche, ed è quindi un prodotto ideale sia per lavori d’interno che d’esterno.

Proprietà:

– Eccellente stabilità al gelo
– Grande compatibilità con pigmenti e cariche
– Ottima resistenza ai sali solubili compresi quelli bivalenti
– Ampia compatibilità con altre emulsioni
– Finissima dispersione
– Buona stabilità del Ph

Proprietà del film:

– Buona stabilità meccanica
– Elevata resistenza all’ingiallimento
– Buona trasparenza
– Eccellente resistenza ai raggi ultravioletti
– Permanente flessibilità ed elasticità
– Resistenza agli agenti chimici e ai grassi
– Ottimo potere legante
– Grande resistenza agli alcali
– Permeabilità al vapore acqueo: buona traspirabilità.

  • Gesso di Bologna

Si tratta di solfato di calcio idrato. Ha una morbidezza al tatto unica, data dalla finezza della grana di cui è composto e viene utilizzato nella doratura per preparare l’imprimitura, uno specifico fondo per la preparazione della superficie da decorare.
È utile anche nella preparazione di stucchi da utilizzare in svariate occasioni e in genere nella realizzazione di decorazioni di alto pregio.

  • Cera vergine in soluzione di trementina

Fissaggio finale, , con un leggera stesura a base di cera vergine naturale in soluzione di trementina a bassa concentrazione, applicata con un pennello a setole morbide, su tutta la superficie per ottenere una presentazione ad effetto satinato, coerente con l’indice di rifrazione caratteristico della pellicola pittorica a tempera.

ELEMENTI DI GIUDIZIO

Gli interventi che verranno applicati sulla materia decorata, sono tutti di carattere reversibile la cui compatibilità con il supporto, sarà in relazione alla natura dell’impasto utilizzato così come la stessa durabilità nel tempo. La messa in opera per il recupero conservativo del manufatto nella sua totalità, necessiterà di operazioni delicate che richiedono una certa maestria e sensibilità.

SOFFITTO DIPINTO tardo XIX sec. inizio XX sec.

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Particolare d’insieme del soffitto decorato

 

TIPOLOGIA E CATEGORIA DEI LAVORI

Tipologia: soffitto policromo tardo sec. XIX inizi XX sec. (presunto).
Tecnica: dipinto ad olio su supporto intonacato
Categoria dei lavori: restauro conservativo

Il contenuto decorativo che si sviluppa ed estende su tutta la superficie del soffitto, esibisce delle narrazioni decorative variegate, articolandosi e distinguendosi con allegorie inscritte su cornici grecate, cartigli con rappresentazioni floreali, scene di carattere figurativo, cornici di riquadro composite con simulazioni di modanature sagomate di ottima manifattura. Da un’indagine stratigrafica, si rileva che il supporto del dipinto, è costituito da una ossatura in cannucciato su cui si è formato un intonaco costituito principalmente da una preparazione di sabbia e grassello di calce, successivamente rifinita con una stesura ripetuta, per cui molto compatta e resistente di gesso unito a colla forte.

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Particolare della cornice dipinta con porzione di soffitto decorato

 

Il film pittorico della decorazione, si presenta molto compatto ed unitario, omogeneo pur appurando la metodologia tecnica di realizzazione, conseguita attraverso sfumature e velature sovrapposte alle colorazioni di base con preparazione iniziale a spolvero riportato. Questo elemento tecnico, è riscontrabile in tutto il suo contenuto cromatico, ma emerge con più vigore nelle carnagioni delle rappresentazioni figurative dei volti o degli organi prensili, con un risultato decorativo di elevato livello, molto accurato, accorto nei dettagli ed armonioso nelle tonalità cromatiche. Sostanzialmente la rappresentazione pittorica manifesta e rende percepibile con una distinzione netta, più un aspetto con caratteristiche pittoriche che decorative, stabiliti i particolari emersi e determinando il periodo di esecuzione tra i due secoli.

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    Particolare dell’elemento decorativo monocromo posto come sopraporta

  1. Parte del dettaglio DX della rappresentazione di Atena con scudo
  2. SX Elemento comparativo di insieme posto come sopraporta.

Nella realizzazione di questo splendido elemento di riquadro situato al lato DX della composizione, si può evincere la qualità tecnico pittorica del componimento, eseguito magistralmente con le tecniche descritte precedentemente. La leggerezza incorporea delle lumeggiature contrastanti con le ombreggiature, realizzano la volumetria strutturale dell’ immagine, effigie degna di nota.

INDICAZIONE SULLO STATO DI CONSERVAZIONE

La materia nel suo complesso, si presenta molto compatta e considerata la metodologia tecnica applicata, è in buono stato di conservazione. Dallo stato di mantenimento attuale, il manufatto si manifesta ben salvaguardato nella luminosità della cromia, si rilevano delle fessurazioni di piccola e media dimensione, qualche sollevamento rilevato nel supporto. Durante le indagini conoscitive effettuate per acquisire documentazione, informazioni tecniche ed apporti specifici fondamentali per una corretta impostazione progettuale, sono emerse delle stuccature e delle tracce di interventi di restauro precedenti, poco significativi, localizzati in qualche porzione dell’organico decorativo e comunque poco invasivi.

OBIETTIVO DELL’INTERVENTO

Il requisito essenziale del ripristino e del risanamento conservativo del manufatto, è pertanto quello della salvaguardia e protezione del complesso esistente, tutelandone la qualità del dialogo decorativo, nel rispetto degli elementi tipologici, stilistici e strutturali.
Per questa ragione la procedura di conservazione che verrà impiegata, contemplerà un intervento di pulitura leggero così da non intaccare minimamente i cromatismi esistenti, un consolidamento nelle aree qui sopra menzionate, una presentazione estetica per mezzo della reintegrazione pittorica, per cui riepilogando, le operazioni si svilupperanno in varie fasi quì di seguito enumerate :

-pulitura graduale per fasi,
-consolidamento delle aree decoese,
-stuccature delle aree lacunose,
-presentazione estetica.

 

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Particolare dell’intervento di pulitura effettuato sulla porzione della decorazione che comprende la cornice perimetrale che racchiude l’apparato  decorativo e l’inizio della curvatura a voltina. L’intervento è stato effettuato per la rimozione dei depositi grassi, con l’ausilio di spugne wishab e successivamente per la rifinitura con la soluzione di    Contrad 2000 i emulsione acquosa al 3%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Particolare della porzione dipinta coinvolta da fessurazioni

 

 

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Dettagli Fessurativi

 

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROTOCOLLO OPERATIVO

  • Pulitura graduale per fasi a secco per mezzo di spugne wishab e successivamente con lavaggi delicati con spugne umide e l’utilizzo in percentuale bassa di un tensioattivo sgrassante Contrad 2000
  • Consolidamento delle aree decoese per mezzo di resine acriliche in emulsione acquosa
  • Stuccature delle aree lacunose con materie compatibili e simili per natura e caratteristiche alle originali.
  • Presentazione estetica con integrazione pittorica sulle aree ricostruite

PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura e consolidamento
previa opportuna delimitazione dell’area d’intervento con protezione e messa in sicurezza delle superfici limitrofe non coinvolte nella procedura da avviare, si procederà congiuntamente per motivi tecnici, ad un’eventuale operazione di preconsolidamento, necessario e propedeutico alla successiva fase di pulitura, tale operazione, consentirà l’adesione delle porzioni di imprimitura distaccate o in fase di distacco al fine di consentire l’esecuzione della pulitura senza rischiare perdite materiche localizzate. Questo intervento, verrà eseguito tramite l’applicazione a pennello con una soluzione di resina acrilica in diluizione al 5% secondo necessità, attraverso interposizione di carta giapponese. Considerata la superficie coinvolta da presenza di depositi di polvere/grassa, si ricorrerà ad una pulitura preventiva a secco con delle spugne wishab morbide, esercitando una leggera pressione omogenea e costante. In questo modo, i depositi polverosi si legheranno alle particelle di spugna che si sbricioleranno con il procedere dell’operazione. Progressivamente a completamento dell’intervento e verificando l’efficacia del consolidamento, si utilizzeranno delle spugne umide per la completa asportazione dei materiali polverosi.

Stuccatura e presentazione estetica

Previa bagnatura puntuale con colla nelle aree interessate da tale operazione, si effettuerà l’applicazione dell’impasto costituito da gesso e colla in strati successivi secondo la profondità della lacuna da riempire e complanare con la materia originale. In successione, si reintegreranno pittoricamente le porzioni stuccate con un abbassamento progressivo per mezzo di velature sovrapposte delle aree ricostruite. Per il trattamento con un protettivo conclude l’operazione di restauro, la nostra proposta verte su l’utilizzo di una miscela in soluzione di vernice finale satinata, applicata a pennello stesa su tutta la superficie decorata.

-Spugne wishab
-Carta giapponese
-Spugne di vario genere, bisturi, lame, raschietti
-Resina acrilica
-Preparato per stuccatura, gesso di Bologna e colla forte
-Reintegrazione pittorica
-Verniciatura

SPECIFICHE SUI MATERIALI IMPIEGATI

Le spugne Wishab sono costituite da una massa giallo chiara di consistenza spugnosa, morbida come camoscio, supportata da una base rigida.
La massa contiene saktis (una specie di linossina), lattice sintetico, olio minerale e prodotti chimici vulcanizzanti e gelificanti legati chimicamente. Non contiene nessuna sostanza dannosa ed ha un pH neutro.
In questo riquadro sono indicate non solo le prescrizioni inerenti i singoli mate­riali utilizzati ma anche tutte le informazioni utili per verificare la qualità e, di conseguenza, l’accettabilità degli stessi specificando, per ognuno, i componenti base e le rispettive caratteristiche tecniche.

Carta giapponese fine, senza acido, prodotta manualmente in Giappone, secondo tecniche antiche e con fibre naturali quali Gampi, Kozu, Mitsumata, la carta giapponese viene utilizzata nel restauro per la velinatura e per interposizione in delicati interventi di pulitura e consolidamento sul film pittorico. L’ utilizzo di carta giapponese su di una superficie decorata o comunque storica, svolge una indispensabile protezione per il colore, ovvero una azione propedeutica per le fasi successive dell’intervento.

Resina acrilica tipo PRIMAL B 60 A è una resina acrilica pura al 100% in dispersione acquosa caratterizzata da una buona adesività. Utilizzato da oltre trent’anni in molti campi del restauro ed applicato sui più svariati supporti, ha una elevata resistenza anche alle più severe condizioni atmosferiche, ed è quindi un prodotto ideale sia per lavori d’interno che d’esterno.

Proprietà:
– Eccellente stabilità al gelo
– Grande compatibilità con pigmenti e cariche
– Ottima resistenza ai sali solubili compresi quelli bivalenti
– Ampia compatibilità con altre emulsioni
– Finissima dispersione
– Buona stabilità del Ph

Proprietà del film:
– Buona stabilità meccanica
– Elevata resistenza all’ingiallimento
– Buona trasparenza
– Eccellente resistenza ai raggi ultravioletti
– Permanente flessibilità ed elasticità
– Resistenza agli agenti chimici e ai grassi
– Ottimo potere legante
– Grande resistenza agli alcali
– Permeabilità al vapore acqueo: buona traspirabilità.

Gesso di Bologna unito a colla forte

Si tratta di solfato di calcio idrato. Ha una morbidezza al tatto unica, data dalla finezza della grana di cui è composto e viene utilizzato nella doratura per preparare l’imprimitura, uno specifico fondo per la preparazione della superficie da decorare.
È utile anche nella preparazione di stucchi da utilizzare in svariate occasioni e in genere nella realizzazione di decorazioni di alto pregio.

Reintegrazione pittorica
Vernice da ritocco L&B
Le vernici per ritocco si differenziano dalle vernici finali per la loro media concentrazione di resina.
Sono caratterizzate da elevata fluidità che permette loro di penetrare profondamente negli strati di pittura poveri di legante per arricchirli.
Il loro ruolo consiste nel far sparire localmente i prosciughi, ravvivare i toni, facilitare l’applicazione del colore ed assicurare l’adesione degli strati di pittura successivi.
Le vernici per ritocco si applicano localmente sulle zone che opacizzano (prosciughi) a causa dell’eccessivo assorbimento del supporto, per nutrirle con il legante.
Le vernici per ritocco, a seconda dei produttori, contengono resine naturali (resina Damar deacidificata ), resine sintetiche o resine chetoniche diluite in essenza di petrolio o di trementina.
La Vernice da ritocco L&B è a base di resina acrilica. Permette di sovrapporre colori freschi su strati vecchi.
Elimina le zone opache del dipinto in fase di realizzazione.
Naturalmente incolore, non ingiallisce e non invecchia, il prodotto si diluisce in essenza di trementina.

Verniciatura
Vernice finale L&B (Tableaux)
Fissaggio finale della pellicola pittorica mediante l’applicazione a pennello con setola morbida di Vernice finale L&B (Tableaux).
L’uso di questa materia, è utile per proteggere la cromia contro la polvere grassa, i fumi, gli agenti atmosferici, le graffiature, ecc..
L’applicazione viene effettuata naturalmente quando sono state portate a termine le lavorazioni precedenti, comprensiva quella della reintegrazione pittorica.
Come tutte le vernici dette finali, devono essere applicate a strati sottili, per mezzo di un pennello morbido, incrociando i passaggi in modo da creare uno strato uniforme.
Le vernici finali possono essere asportate e sostituite senza difficoltà e senza deteriorare la pittura data la loro reversibilità.
La Vernice finale sopraffina 1186 è caratterizzata dalla brillantezza che conferiscono al dipinto, offre una certa morbidezza, è incolore, non è soggetta a viraggi, protegge dalle sfregature nonché dall’umidità e dalla muffa.
E’ adatta ai dipinti di grandi dimensioni, con finalità di protezione e ristabilimento del corretto indice di rifrazione della superficie, da stendere per tutta l’ estensione del dipinto, così da ottenere una presentazione ad effetto satinato.

ELEMENTI DI GIUDIZIO

Gli interventi che verranno applicati sulla materia decorata, sono tutti di carattere reversibile la cui compatibilità con il supporto, sarà in relazione alla natura dell’impasto utilizzato così come la stessa durabilità nel tempo.
La messa in opera per il recupero conservativo del manufatto nella sua totalità, necessiterà di operazioni delicate che richiedono una certa maestria e sensibilità.

SOVRAPORTE POLICROMI SITUATI NEL SALONE CENTRALE

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Particolari dei sopraporte policromi

 

TIPOLOGIA E CATEGORIA DEI LAVORI

Tipologia : riquadri decorati tardo sec. XIX inizi XX sec. (presunto)
Tecnica : tempere a secco su supporto intonacato
Categoria dei lavori: restauro conservativo

Gli elementi decorati posti come sovraporte nel salone, a differenza del soffitto precitato, nel quale l’apparato decorativo manifesta una variegata e brillante tavolozza cromatica, presentano delle raffigurazioni a busto di celebri protagonisti della materia scientifica universale, inseriti in una cornice decorata con volute zoomorfo/floreali, riquadrate perimetralmente da campiture a fasce colorate morigerate e moderatamente contrastate. Le decorazioni parietali, sono plasmate su un supporto realizzato in laterizio (tessuto murario) successivamente rivestito con un’ intonacatura costituita prevalentemente da grassello di calce come legante e da inerti di natura silicea con granulometria diversificata.
Gradualmente è stata attuata un’ imprimitura di “aggrappo”, successivamente ornata con elementi decorativi che si presentano a moduli ripartiti in successione dispiegandoli su tutte le superfici che incorniciano i busti monocromi.
Le policromia si manifesta poco evidenziata, le tinteggiature sono molto misurate e si degradano nella porzione dei busti, con una estensione tonale di bruni ed ocra. La decorazione di natura zoomorfa/floreale limitrofa, sviluppa invece una modulazione tonale orientata da una tavolozza di grigi scuri per le ombreggiature, per poi intraprendere gradazioni che raggiungono il bianco brillante delle lumeggiature.

INDICAZIONE SULLO STATO DI CONSERVAZIONE

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La materia pittorica nel suo complesso, si presenta in buone condizioni, dal rilevamento dello stato di conservazione attuale, i manufatti appaiono sufficientemente salvaguardati.
Si notano invece nel loro contenuto strutturale ovverossia il supporto, delle lesioni che in corrispondenza limitrofa alla fessurazione, assumono un carattere diverso. Infatti nel dettaglio, sono evidenti delle manifestazioni di decoesione degne di considerazione. Dettaglio delle aree coinvolte da sollevamenti e fessurazioni verticali. Da una verifica puntuale sullo stato relativo al deterioramento delle fessurazioni che attraversano la decorazione, emergono e si riscontrano degli avvenimenti di natura decoesiva, generati dalla consequenzialità della frattura in atto. Si precisa che la porzione in oggetto, è circoscritta ed i sollevamenti presenti sono localizzati in un’area ridotta come da immagine grafica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La caratteristica essenziale nella metodologia applicata nel restauro e risanamento conservativo indicato per il manufatto, è di conseguenza attinente alla conservazione e protezione dell’impianto strutturale preesistente, salvaguardandone la funzionalità decorativa, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e organici.

Il dialogo cromatico riguardante il ciclo decorativo parietale ubicato nel salone, mantiene l’originarietà dell’epoca storica in cui è stato prodotto e da cui ne derivano gli archetipi dipinti.
Per questa ragione la procedura di conservazione che verrà impiegata, contemplerà un intervento di pulitura leggero così da non intaccare minimamente i cromatismi esistenti, un consolidamento nelle aree qui sopra menzionate, una presentazione estetica per mezzo della reintegrazione pittorica, per cui riepilogando, le operazioni si svilupperanno in varie fasi quì di seguito enumerate :
-pulitura graduale per fasi,
-consolidamento delle aree decoese,
-stuccature delle aree lacunose,
-presentazione estetica.

 

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Dettaglio del test di pulitura

 

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROTOCOLLO OPERATIVO

  • Pulitura graduale per fasi solamente a secco per mezzo di spugne wishab
  • Consolidamento delle aree decoese per mezzo di resine acriliche
  • Stuccature delle aree lacunose con materie compatibili e simili per natura e caratteristiche alle originali.
  • Presentazione estetica con integrazione pittorica sulle aree ricostruite

PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura e consolidamento

Previa l’opportuna delimitazione dell’area d’intervento con una protezione di messa in sicurezza delle superfici limitrofe non coinvolte nella procedura da avviare, si procederà per motivi tecnici, ad un’eventuale operazione di preconsolidamento, necessario e propedeutico alla successiva fase di pulitura, tale operazione, consentirà l’adesione delle porzioni di imprimitura distaccate o in fase di distacco al fine di consentire l’esecuzione della pulitura senza rischiare perdite materiche localizzate.
Questo intervento, verrà eseguito tramite l’applicazione a pennello con una soluzione di resina acrilica in diluizione al 5% secondo necessità, attraverso interposizione di carta giapponese.
Considerata la superficie coinvolta da presenza di depositi di polvere/grassa, si ricorrerà ad una pulitura preventiva a secco con delle spugne wishab morbide, esercitando una leggera pressione omogenea e costante.
In questo modo, i depositi polverosi si legheranno alle particelle di spugna che si sbricioleranno con il procedere dell’operazione.
Progressivamente a completamento dell’intervento e verificando l’efficacia del consolidamento, si utilizzeranno delle spugne umide per la completa asportazione dei materiali polverosi.

Stuccatura e presentazione estetica

Previa bagnatura puntuale con resina in soluzione stesa nelle aree interessate da tale operazione, si effettuerà l’applicazione dell’impasto costituito da grassello di calce e sabbie silicee con granulometria proporzionata e diversificata secondo l’intervento.
Il risarcimento verrà eseguito per strati successivi secondo la profondità delle mancanze da complanare con la materia originale.
In successione, si reintegreranno pittoricamente ad acquarello, le porzioni stuccate con un abbassamento progressivo per mezzo di velature sovrapposte delle aree ricostruite.

MATERIALI IMPIEGATI

-Spugne wishab
-Carta giapponese
-Spugne di vario genere, bisturi, lame, raschietti
-Resina acrilica
-Preparato per stuccatura
-Integrazione pittorica

SPECIFICHE SUI MATERIALI IMPIEGATI
Le spugne Wishab sono costituite da una massa giallo chiara di consistenza spugnosa, morbida come camoscio, supportata da una base rigida.
La massa contiene saktis (una specie di linossina), lattice sintetico, olio minerale e prodotti chimici vulcanizzanti e gelificanti legati chimicamente. Non contiene nessuna sostanza dannosa ed ha un pH neutro.
In questo riquadro sono indicate non solo le prescrizioni inerenti i singoli mate­riali utilizzati ma anche tutte le informazioni utili per verificare la qualità e, di conseguenza, l’accettabilità degli stessi specificando, per ognuno, i componenti base e le rispettive caratteristiche tecniche.

Carta giapponese fine, senza acido, prodotta manualmente in Giappone, secondo tecniche antiche e con fibre naturali quali Gampi, Kozu, Mitsumata, la carta giapponese viene utilizzata nel restauro per la velinatura e per interposizione in delicati interventi di pulitura e consolidamento sul film pittorico.
L’ utilizzo di carta giapponese su di una superficie decorata o comunque storica, svolge una indispensabile protezione per il colore, ovvero una azione propedeutica per le fasi successive dell’intervento.

Resina acrilica I tipo PRIMAL B 60 A è una resina acrilica pura al 100% in dispersione acquosa caratterizzata da una buona adesività.
Utilizzato da oltre trent’anni in molti campi del restauro ed applicato sui più svariati supporti, ha una elevata resistenza anche alle più severe condizioni atmosferiche, ed è quindi un prodotto ideale sia per lavori d’interno che d’esterno.

Proprietà:
– Eccellente stabilità al gelo
– Grande compatibilità con pigmenti e cariche
– Ottima resistenza ai sali solubili compresi quelli bivalenti
– Ampia compatibilità con altre emulsioni
– Finissima dispersione
– Buona stabilità del Ph

Proprietà del film:
– Buona stabilità meccanica
– Elevata resistenza all’ingiallimento
– Buona trasparenza
– Eccellente resistenza ai raggi ultravioletti
– Permanente flessibilità ed elasticità
– Resistenza agli agenti chimici e ai grassi
– Ottimo potere legante
– Grande resistenza agli alcali
– Permeabilità al vapore acqueo: buona traspirabilità.

Preparato per stuccatura composto da un preparato di grassello di calce unito a inerti silicei nelle percentuali necessarie

Grassello di calce caratteristiche tecniche
Natura del Legante: Calce aerea
Solvente: acqua
Massa volumica UNI EN ISO 2811-1: 1,50 ± 0,05 kg/l
Viscosità di confezionamento: pastosa
Permeabilità al vapor acqueo UNI EN ISO 7783-2: alta, V=370
g/mq in 24 h, Sd=0,10 per spessore di 0,6 mm (valori riferiti al
bianco)
Rapporto legante minerale sul totale legante: 80 ± 2 per il bianco
Rapporto legante minerale sul totale legante: 30 ± 2 per il neutro
Essiccazione (a 25 °C e 65% di U.R.): al tatto in 3 ore;
sovraverniciabile dopo 12 ore (secondo lo spessore applicato).

Sabbie silicee
Sabbia silicea a granulometria sottile, lavata, ciclonata, vagliata, essiccata e selezionata, proveniente solo da cave di sabbia finalizzate alla riqualificazione delle aree golenali del fiume Po

Integrazione pittorica
A seguito di valutazioni effettuate relative alla presentazione estetica dei manufatti, il proponimento integrativo da attuare, prevede due presentazioni:

La prima considera una tecnica di reintegrazione cromatica della superficie ricostruita nel suo supporto di base, per mezzo di un ritocco pittorico eseguito con metodologie composte, che programmano l’abbassamento tonale dell’area e successivamente con un traguardo di perfezionamento cromatico attraverso velature soprapposte.

La seconda presume un abbassamento delle stuccature e delle lacune presenti nei dipinti murali tardo ottocenteschi, con reintegrazioni ad acquarello secondo la tecnica del rigatino, con tonalità lievemente sottotono.
Le parti abrase e le lacune dei dipinti da ripristinare cromaticamente, per mezzo di velature sottotono, mentre dove il colore è molto assottigliato e trasparente, invece si propone un adeguato abbassamento con velature ad acquarello sottotono.
L’obiettivo dell’intervento, è di rendere l’ operazione di restauro, omogenea con il contesto ma allo stesso tempo leggibile ad un’analisi ravvicinata.

ELEMENTI DI GIUDIZIO

Gli interventi che verranno applicati sulla materia decorata, sono tutti di carattere reversibile la cui compatibilità con il supporto, sarà in relazione alla natura dell’impasto utilizzato così come la stessa durabilità nel tempo.
La messa in opera per il recupero conservativo del manufatto nella sua totalità, necessiterà di operazioni delicate ed articolate che richiedono una certa maestria e sensibilità.

          SOFFITO DIPINTO CON ELEMENTI DI CARATTERE FLOREALE

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CATEGORIA DEI LAVORI

  • Tipologia: soffitto policromo tardo sec. XIX inizi XX sec. (presunto).
  • Tecnica: dipinto ad olio su supporto intonacato
  • Categoria dei lavori: restauro conservativo

Il soggetto decorativo che si dispiega e si riporta su tutta l’ estensione del soffitto, espone una descrizione decorativa che si scandisce sostanzialmente in una modulazione distinta da un fondale ovoidale centrale rappresentato da un cielo con elementi floreali, inscritti su una cornice complessa lavorata nei lati da una ridondanza di componenti floreali molto articolati inseriti su riquadri e cornici composite che simulano la cultura a stucco ornato del settecento.
Da un’indagine stratigrafica, si rileva che il supporto del dipinto, è costituito da una ossatura in cannucciato su cui si è formato un intonaco costituito principalmente da una preparazione di sabbia e grassello di calce, fratazzato e rifinito a secco con una stesura ripetuta di pigmenti a colla curato e perfezionato per mezzo di velature.

FOSCARI-25

Particolare della decorazione policroma

FOSCARI-26

Particolare della decorazione policroma con dettaglio comparativo.

Si possono notare dei riferimenti interpretati in stile pittorico, di alcuni elementi posti al lato dell’immagine.
Nella fattispecie, le analogie si riscontrano nella formulazione pittorico-strutturale delle porzioni architettoniche, realizzate nel micro dettaglio comparativo posto sull’area superiore dell’immagine.
Il soggetto mostra un contenuto realizzato in stucco a rilievo modanato contenuto tra fasce ed ornati policromi, mentre nell’immagine della decorazione a tempera, le stesse sono dipinte e simulano con maestria le volute aggettanti a profilo sagomato per mezzo di sfumature tonali ben costruite.
Le affinità si riscontrano anche in certi dettagli dei “ramage” che si avviluppano e intersecano con cromie contrastanti, su un contesto di fondo attuato con una selezione cromatica composita a base rosseggiante.

FOSCARI-27

Particolare delle decorazioni

INDICAZIONI SULLO STATO DI CONSERVAZIONE
La materia pittorica nel suo complesso, si presenta in buone condizioni, dal rilevamento dello stato di conservazione attuale, i manufatti appaiono sufficientemente salvaguardati.
Si notano invece nel loro contenuto strutturale ovverossia il supporto, delle lesioni che in corrispondenza limitrofa alla fessurazione, assumono un carattere diverso.
In realtà nel dettaglio, sono evidenti delle manifestazioni di decoesione degne di considerazione.

FOSCARI-29

Dettaglio delle aree coinvolte da sollevamenti e fessurazioni verticali.

Da un accertamento dettagliato sullo stato relativo al deterioramento delle fessurazioni che attraversano la decorazione, emergono e si riscontrano degli avvenimenti di natura decoesiva, generati dalla consequenzialità delle fratture in atto.
Si precisa che le porzioni in oggetto, sono circoscritte ed i sollevamenti presenti sono localizzati in aree ridotte.

OBIETTIVO DELL’INTERVENTO

La caratteristica essenziale nella procedura metodologia applicata nel restauro e risanamento conservativo indicato per il manufatto, è di conseguenza attinente alla conservazione e protezione dell’impianto strutturale preesistente, salvaguardandone la funzionalità decorativa, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e organici.
Il componimento dialogico cromatico riguardante il ciclo decorativo, conserva l’originarietà dell’epoca storica in cui è stato originato e da cui ne derivano i prototipi decorativi illustrati.
Per questa ragione la procedura di conservazione che verrà impiegata, contemplerà un intervento di pulitura leggero così da non intaccare minimamente i cromatismi esistenti, un consolidamento nelle aree qui sopra menzionate, una presentazione estetica per mezzo della reintegrazione pittorica, per cui riepilogando, le operazioni si svilupperanno in varie fasi quì di seguito enumerate :

-pulitura graduale per fasi,
-consolidamento delle aree decoese,
-stuccature delle aree lacunose,
-presentazione estetica.

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura graduale per fasi a secco per mezzo di spugne wishab e successivamente con lavaggi delicati con spugne umide e l’utilizzo in percentuale bassa di un tensioattivo sgrassante
Consolidamento delle aree decoese per mezzo di resine acriliche
Stuccature delle aree lacunose con materie compatibili e simili per natura e caratteristiche alle originali.
Presentazione estetica con integrazione pittorica sulle aree ricostruite

PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura e consolidamento

Previa l’opportuna delimitazione dell’area d’intervento con una protezione di messa in sicurezza delle superfici limitrofe non coinvolte nella procedura da avviare, si procederà per motivi tecnici, ad un’eventuale operazione di preconsolidamento, necessario e propedeutico alla successiva fase di pulitura, tale operazione, consentirà l’adesione delle porzioni di imprimitura distaccate o in fase di distacco al fine di consentire l’esecuzione della pulitura senza rischiare perdite materiche localizzate.
Questo intervento, verrà eseguito tramite l’applicazione a pennello con una soluzione di resina acrilica in diluizione al 5% secondo necessità, attraverso interposizione di carta giapponese.
Considerata la superficie coinvolta da presenza di depositi di polvere/grassa, si ricorrerà ad una pulitura preventiva a secco con delle spugne wishab morbide, esercitando una leggera pressione omogenea e costante.
In questo modo, i depositi polverosi si legheranno alle particelle di spugna che si sbricioleranno con il procedere dell’operazione.
Progressivamente a completamento dell’intervento e verificando l’efficacia del consolidamento, si utilizzeranno delle spugne umide per la completa asportazione dei materiali polverosi.

Stuccatura e presentazione estetica

Previa bagnatura puntuale con resina in soluzione stesa nelle aree interessate da tale operazione, si effettuerà l’applicazione dell’impasto costituito da grassello di calce e sabbie silicee con granulometria proporzionata e diversificata secondo l’intervento.
Il risarcimento verrà eseguito per strati successivi secondo la profondità delle mancanze da complanare con la materia originale.
In successione, si reintegreranno pittoricamente ad acquarello, le porzioni stuccate con un abbassamento progressivo per mezzo di velature sovrapposte delle aree ricostruite.

MATERIALI IMPIEGATI

-Spugne wishab
-Carta giapponese
-Spugne di vario genere, bisturi, lame, raschietti
-Resina acrilica

Le spugne Wishab sono costituite da una massa giallo chiara di consistenza spugnosa, morbida come camoscio, supportata da una base rigida.
La massa contiene saktis (una specie di linossina), lattice sintetico, olio minerale e prodotti chimici vulcanizzanti e gelificanti legati chimicamente. Non contiene nessuna sostanza dannosa ed ha un pH neutro.

In questo riquadro sono indicate non solo le prescrizioni inerenti i singoli mate­riali utilizzati ma anche tutte le informazioni utili per verificare la qualità e, di conseguenza, l’accettabilità degli stessi specificando, per ognuno, i componenti base e le rispettive caratteristiche tecniche.

Carta giapponese fine, senza acido, prodotta manualmente in Giappone, secondo tecniche antiche e con fibre naturali quali Gampi, Kozu, Mitsumata, la carta giapponese viene utilizzata nel restauro per la velinatura e per interposizione in delicati interventi di pulitura e consolidamento sul film pittorico.

L’ utilizzo di carta giapponese su di una superficie decorata o comunque storica, svolge una indispensabile protezione per il colore, ovvero una azione propedeutica per le fasi successive dell’intervento.

Resina acrilica I tipo PRIMAL B 60 A è una resina acrilica pura al 100% in dispersione acquosa caratterizzata da una buona adesività.
Utilizzato da oltre trent’anni in molti campi del restauro ed applicato sui più svariati supporti, ha una elevata resistenza anche alle più severe condizioni atmosferiche, ed è quindi un prodotto ideale sia per lavori d’interno che d’esterno.

Proprietà:
– Eccellente stabilità al gelo
– Grande compatibilità con pigmenti e cariche
– Ottima resistenza ai sali solubili compresi quelli bivalenti
– Ampia compatibilità con altre emulsioni
– Finissima dispersione
– Buona stabilità del Ph

Proprietà del film:
– Buona stabilità meccanica
– Elevata resistenza all’ingiallimento
– Buona trasparenza
– Eccellente resistenza ai raggi ultravioletti
– Permanente flessibilità ed elasticità

– Resistenza agli agenti chimici e ai grassi
– Ottimo potere legante
– Grande resistenza agli alcali
– Permeabilità al vapore acqueo: buona traspirabilità.

Preparato per stuccatura composto da un preparato di grassello di calce unito a inerti silicei nelle percentuali necessarie

Grassello di calce caratteristiche tecniche

Natura del Legante: Calce aerea
Solvente: acqua
Massa volumica UNI EN ISO 2811-1: 1,50 ± 0,05 kg/l
Viscosità di confezionamento: pastosa
Permeabilità al vapor acqueo UNI EN ISO 7783-2: alta, V=370
g/mq in 24 h, Sd=0,10 per spessore di 0,6 mm (valori riferiti al
bianco)
Rapporto legante minerale sul totale legante: 80 ± 2 per il bianco
Rapporto legante minerale sul totale legante: 30 ± 2 per il neutro
Essiccazione (a 25 °C e 65% di U.R.): al tatto in 3 ore; sovraverniciabile dopo 12 ore (secondo lo spessore applicato).

Sabbie silicee
Sabbia silicea a granulometria sottile, lavata, ciclonata, vagliata, essiccata e selezionata, proveniente solo da cave di sabbia finalizzate alla riqualificazione delle aree golenali del fiume Po

Integrazione pittorica
A seguito di valutazioni effettuate relative alla presentazione estetica dei manufatti, il proponimento integrativo da attuare, prevede due presentazioni:

La prima considera una tecnica di reintegrazione cromatica della superficie ricostruita nel suo supporto di base, per mezzo di un ritocco pittorico eseguito con metodologie composte, che programmano l’abbassamento tonale dell’area e successivamente con un traguardo di perfezionamento cromatico attraverso velature soprapposte.

La seconda presume un abbassamento delle stuccature e delle lacune presenti nei dipinti murali tardo ottocenteschi, con reintegrazioni ad acquarello secondo la tecnica del rigatino, con tonalità lievemente sottotono.

Le parti abrase e le lacune dei dipinti da ripristinare cromaticamente, per mezzo di velature sottotono, mentre dove il colore è molto assottigliato e trasparente, invece si propone un adeguato abbassamento con velature ad acquarello sottotono.

L’obiettivo dell’intervento, è di rendere l’ operazione di restauro, omogenea con il contesto ma allo stesso tempo leggibile ad un’analisi ravvicinata.

ELEMENTI DI GIUDIZIO

Gli interventi che verranno applicati sulla materia decorata, sono tutti di carattere reversibile la cui compatibilità con il supporto, sarà in relazione alla natura dell’impasto utilizzato così come la stessa durabilità nel tempo.
La messa in opera per il recupero conservativo del manufatto nella sua totalità, necessiterà di operazioni delicate ed articolate che richiedono una certa maestria e sensibilità.

SOFFITTO DIPINTO CON ELEMENTI DI CARATTERE FLOREALE

FOSCARI-30

CATEGORIA DEI LAVORI

  • Tipologia: soffitto policromo tardo sec. XIX inizi XX sec. (presunto).
  • Tecnica: dipinto ad olio su supporto intonacato
  • Categoria dei lavori: restauro conservativo

Il soggetto decorativo tecnicamente più tardo e meno felice dei precedenti, si dispiega e si riporta su tutta l’ estensione del soffitto, esponendo una descrizione decorativa che si scandisce sostanzialmente in una modulazione distinta da un fondale ovoidale centrale rappresentato da un cielo con elementi floreali, inscritti su una cornice complessa lavorata nei lati da una ridondanza di componenti floreali molto articolati inseriti su riquadri e cornici composite che simulano la cultura a stucco ornato del settecento.

Da un’indagine stratigrafica, si rileva che il supporto del dipinto, è costituito da una ossatura in cannucciato su cui si è formato un intonaco costituito principalmente da una preparazione di sabbia e grassello di calce, fratazzato e rifinito a secco con una stesura ripetuta di pigmenti a colla curato e perfezionato per mezzo di velature.

FOSCARI-31

Particolare laterale della decorazione del soffitto

Si possono notare dei riferimenti interpretati in stile pittorico, di alcuni elementi posti al lato dell’immagine.
Nella fattispecie, le analogie si riscontrano nella formulazione pittorico-strutturale delle porzioni architettoniche, realizzate nel micro dettaglio comparativo posto sull’area superiore dell’immagine.
Il soggetto mostra un contenuto realizzato in stucco a rilievo modanato contenuto tra fasce ed ornati policromi, mentre nell’immagine della decorazione a tempera, le stesse sono dipinte e simulano con maestria le volute aggettanti a profilo sagomato per mezzo di sfumature tonali ben costruite.
Le affinità si riscontrano anche in certi dettagli dei “ramage” che si avviluppano e intersecano con cromie contrastanti, su un contesto di fondo attuato con una selezione cromatica composita a base rosseggiante.

INDICAZIONI SULLO STATO DI CONSERVAZIONE

La materia pittorica nel suo complesso, si presenta in buone condizioni, dal rilevamento dello stato di conservazione attuale, i manufatti appaiono sufficientemente salvaguardati.
Si notano invece nel loro contenuto strutturale ovverossia il supporto, delle lesioni che in corrispondenza limitrofa alla fessurazione, assumono un carattere diverso.
Infatti nel dettaglio, sono evidenti delle manifestazioni di decoesione degne di considerazione.

OBIETTIVO DELL’INTERVENTO

La caratteristica essenziale nella procedura metodologia applicata nel restauro e risanamento conservativo indicato per il manufatto, è di conseguenza attinente alla conservazione e protezione dell’impianto strutturale preesistente, salvaguardandone la funzionalità decorativa, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e organici.
Il componimento dialogico cromatico riguardante il ciclo decorativo, conserva l’originarietà dell’epoca storica in cui è stato originato e da cui ne derivano i prototipi decorativi illustrati.
Per questa ragione la procedura di conservazione che verrà impiegata, contemplerà un intervento di pulitura leggero così da non intaccare minimamente i cromatismi esistenti, un consolidamento nelle aree qui sopra menzionate, una presentazione estetica per mezzo della reintegrazione pittorica, per cui riepilogando, le operazioni si svilupperanno in varie fasi quì di seguito enumerate :

-pulitura graduale per fasi,
-consolidamento delle aree decoese,
-stuccature delle aree lacunose,
-presentazione estetica.

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura graduale per fasi a secco per mezzo di spugne wishab e successivamente con lavaggi delicati con spugne umide e l’utilizzo in percentuale bassa di un tensioattivo sgrassante
Consolidamento delle aree decoese per mezzo di resine acriliche
Stuccature delle aree lacunose con materie compatibili e simili per natura e caratteristiche alle originali.
Presentazione estetica con integrazione pittorica sulle aree ricostruite

PROTOCOLLO OPERATIVO

Pulitura e consolidamento

Previa l’opportuna delimitazione dell’area d’intervento con una protezione di messa in sicurezza delle superfici limitrofe non coinvolte nella procedura da avviare, si procederà per motivi tecnici, ad un’eventuale operazione di preconsolidamento, necessario e propedeutico alla successiva fase di pulitura, tale operazione, consentirà l’adesione delle porzioni di imprimitura distaccate o in fase di distacco al fine di consentire l’esecuzione della pulitura senza rischiare perdite materiche localizzate.
Questo intervento, verrà eseguito tramite l’applicazione a pennello con una soluzione di resina acrilica in diluizione al 5% secondo necessità, attraverso interposizione di carta giapponese.
Considerata la superficie coinvolta da presenza di depositi di polvere/grassa, si ricorrerà ad una pulitura preventiva a secco con delle spugne wishab morbide, esercitando una leggera pressione omogenea e costante.
In questo modo, i depositi polverosi si legheranno alle particelle di spugna che si sbricioleranno con il procedere dell’operazione.
Progressivamente a completamento dell’intervento e verificando l’efficacia del consolidamento, si utilizzeranno delle spugne umide per la completa asportazione dei materiali polverosi.

Stuccatura e presentazione estetica

Previa bagnatura puntuale con resina in soluzione stesa nelle aree interessate da tale operazione, si effettuerà l’applicazione dell’impasto costituito da grassello di calce e sabbie silicee con granulometria proporzionata e diversificata secondo l’intervento.
Il risarcimento verrà eseguito per strati successivi secondo la profondità delle mancanze da complanare con la materia originale.
In successione, si reintegreranno pittoricamente ad acquarello, le porzioni stuccate con un abbassamento progressivo per mezzo di velature sovrapposte delle aree ricostruite.

MATERIALI IMPIEGATI

-Spugne wishab
-Carta giapponese
-Spugne di vario genere, bisturi, lame, raschietti
-Resina acrilica

SPECIFICHE SUI MATERIALI IMPIEGATI

Le spugne Wishab sono costituite da una massa giallo chiara di consistenza spugnosa, morbida come camoscio, supportata da una base rigida.
La massa contiene saktis (una specie di linossina), lattice sintetico, olio minerale e prodotti chimici vulcanizzanti e gelificanti legati chimicamente. Non contiene nessuna sostanza dannosa ed ha un pH neutro.
In questo riquadro sono indicate non solo le prescrizioni inerenti i singoli mate­riali utilizzati ma anche tutte le informazioni utili per verificare la qualità e, di conseguenza, l’accettabilità degli stessi specificando, per ognuno, i componenti base e le rispettive caratteristiche tecniche.

Carta giapponese fine, senza acido, prodotta manualmente in Giappone, secondo tecniche antiche e con fibre naturali quali Gampi, Kozu, Mitsumata, la carta giapponese viene utilizzata nel restauro per la velinatura e per interposizione in delicati interventi di pulitura e consolidamento sul film pittorico.
L’ utilizzo di carta giapponese su di una superficie decorata o comunque storica, svolge una indispensabile protezione per il colore, ovvero una azione propedeutica per le fasi successive dell’intervento.

Resina acrilica I tipo PRIMAL B 60 A è una resina acrilica pura al 100% in dispersione acquosa caratterizzata da una buona adesività.
Utilizzato da oltre trent’anni in molti campi del restauro ed applicato sui più svariati supporti, ha una elevata resistenza anche alle più severe condizioni atmosferiche, ed è quindi un prodotto ideale sia per lavori d’interno che d’esterno.

Proprietà:
– Eccellente stabilità al gelo
– Grande compatibilità con pigmenti e cariche
– Ottima resistenza ai sali solubili compresi quelli bivalenti
– Ampia compatibilità con altre emulsioni
– Finissima dispersione
– Buona stabilità del Ph

Proprietà del film:
– Buona stabilità meccanica
– Elevata resistenza all’ingiallimento
– Buona trasparenza
– Eccellente resistenza ai raggi ultravioletti
– Permanente flessibilità ed elasticità
– Resistenza agli agenti chimici e ai grassi
– Ottimo potere legante
– Grande resistenza agli alcali
– Permeabilità al vapore acqueo: buona traspirabilità.

Preparato per stuccatura composto da un elaborato di grassello di calce unito a inerti silicei nelle percentuali necessarie

Grassello di calce caratteristiche tecniche
Natura del Legante: Calce aerea
Solvente: acqua
Massa volumica UNI EN ISO 2811-1: 1,50 ± 0,05 kg/l
Viscosità di confezionamento: pastosa
Permeabilità al vapor acqueo UNI EN ISO 7783-2: alta, V=370
g/mq in 24 h, Sd=0,10 per spessore di 0,6 mm (valori riferiti al bianco)
Rapporto legante minerale sul totale legante: 80 ± 2 per il bianco
Rapporto legante minerale sul totale legante: 30 ± 2 per il neutro
Essiccazione (a 25 °C e 65% di U.R.): al tatto in 3 ore; sovraverniciabile dopo 12 ore (secondo lo spessore applicato).

Sabbie silicee

Sabbia silicea a granulometria sottile, lavata, ciclonata, vagliata, essiccata e selezionata, proveniente solo da cave di sabbia finalizzate alla riqualificazione delle aree golenali del fiume Po

Integrazione pittorica
A seguito di valutazioni effettuate relative alla presentazione estetica dei manufatti, il proponimento integrativo da attuare, prevede due presentazioni:

La prima considera una tecnica di reintegrazione cromatica della superficie ricostruita nel suo supporto di base, per mezzo di un ritocco pittorico eseguito con metodologie composte, che programmano l’abbassamento tonale dell’area e successivamente con un traguardo di perfezionamento cromatico attraverso velature soprapposte.

La seconda presume un abbassamento delle stuccature e delle lacune presenti nei dipinti murali tardo ottocenteschi, con reintegrazioni ad acquarello secondo la tecnica del rigatino, con tonalità lievemente sottotono.
Le parti abrase e le lacune dei dipinti da ripristinare cromaticamente, per mezzo di velature sottotono, mentre dove il colore è molto assottigliato e trasparente, invece si propone un adeguato abbassamento con velature ad acquarello sottotono.
L’obiettivo dell’intervento, è di rendere l’ operazione di restauro, omogenea con il contesto ma allo stesso tempo leggibile ad un’analisi ravvicinata.

ELEMENTI GIUDIZIO

Gli interventi che verranno applicati sulla materia decorata, sono tutti di carattere reversibile la cui compatibilità con il supporto, sarà in relazione alla natura dell’impasto utilizzato così come la stessa durabilità nel tempo.
La messa in opera per il recupero conservativo del manufatto nella sua totalità, necessiterà di operazioni che richiedono comunque una certa maestria e sensibilità.

PAVIMENTAZIONE TERRAZZI

La pavimentazione odierna, ultimata con una lavorazione a semina ordinaria, attualmente nel suo complesso, si presenta con innumerevoli interventi di restauro formati da evidenti rappezzature eseguite disordinatamente con una metodologia spicciola, grossolana ed incurante dei dettagli di rifinitura.
Si riscontrano dei rifacimenti realizzati con materie di natura cementizia, impiastricciate con stuccature, presumibilmente eseguite con gesso da sarti unito ad olio di lino cotto e pigmento.
A completare l’opera di ripristino delle superfici della pavimentazione, sono state inserite delle soglie di marmo rosso di Verona tra gli stipiti dei portalini del salone, con una scelta di materiale inopportuna e con una rifinitura inadatta all’ambiente circostante.
Quest’ultime, sono state lavorate con una “levigatura a specchio”, intervento discordante e disarmonico nel complesso decorativo presente nel palazzo.

Venezia, lì 7 febbraio 2013

Arte e Conservazione di Paolo Costantini Donatella Masciarelli